E’ nata Penelope !Benvenuta in questo mondo tesorino piccolo.Benvenuta tra i passerotti e i campanelli,benvenuta tra i sorrisi e la gioia , benvenuta tra le stelle e la danza , benvenuta tra il sogni pensati e quelli concretizzati: come te.
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si, lei non c’entra nulla. Benvenuta!
Be’, Aliante mi ha letto nel pensiero: lei, Penelope, non c’entra nulla, è la mamma che è un po’, come dire, stravagante. Così, giusto per non offendere. Ho dedicato più post alla “maternità dell’anno”: mi spiace, ma non condivido questa scelta di sfidare la menopausa. Comunque, alla piccola Penelope auguro ogni bene. 🙂
Marisa lo so. So che questa mia presa di posizione è stata dettata dal non essere mamma.So che la tenerezza che provo nei confronti di Penelope è la stessa che sento per Rosamicia, ma l’esserne consapevole non mi riabilita…
questo non cambia il sentimento di solidarieta’ nei confronti della Nannini.Estrema e rock ,in tutte le sue scelte, ma dolce ,dolcissima con l’amore della sua vita.(Se avessi avuto la fortuna di avere una bimba l’avrei chiamata Penelope ;))
Io comprendo che chi non ha realizzato il suo desiderio di maternità, viva con un senso di incompletezza, quasi un vuoto interiore che non si riesce a colmare con nessuna altra gioia. Lo comprendo, credimi, perché ho vissuto da vicino dei veri e propri drammi. Io, madre superindaffarata di due bambini nati a distanza di ventidue mesi, cercavo di consolare le colleghe sofferenti con frasi del tipo: puoi fare quello che vuoi, non devi impazzire, puoi dormire la notte … insomma, non serviva a nulla.
Ma credo si debbano accettare i limiti imposti dalla natura e trovare altri interessi per sentirsi realizzate. Fare un figlio all’età della Nannini significa, con ogni probabilità, lasciarli troppo presto, quando hanno ancora bisogno di una madre. Perché oggi, dobbiamo riconoscerlo, i giovani acquistano autonomia sempre più tardi. Certo, Penelope avrà tutti i mezzi materiali per poter trovare la sua strada nella vita, ma non so quanto consolante sarà per lei avere una ricca eredità.
No ,non credo sia questo il passaggio .Quante madri giovani ahimè, non hanno potuto crescere i propri figli? E perchè Picasso, che amo a prescindere ,ha potuto fare Paloma a 68, oppure Charlie Chaplin a 73…
Sinceramente non so se sento un vuoto incolmabile nella mia vita,non ancora almeno ,ma non resisto davanti a due occhioni birichini ,ad uno sguardo curioso che sa di futuro.
Mi piacciono tutti i cuccioli del mondo ma non so se sarei stata una buona madre ,forse qualcuno ha pensato per me……
Alla notizia della gravidanza della Nannini, la giornalista Maria Luisa Agnese sulle pagine del Corriere ha scritto: «da una parte ci viene voglia di ringraziarla perché ancora una volta con quella sfida difficile e coraggiosa in zona ultra Cesarini sta dalla parte delle donne fino a far cadere la grande discriminazione di genere. Quell’ ingiustizia genetica per cui l’ uomo può diventare padre a ogni età e la donna no.»
No, non è questo il punto. La parità dei sessi non si può spingere fino a questo punto. Poi, i casi della vita sono tanti e tali che non si può ipotecare il destino.
Essere buone madri è la cosa più difficile del mondo. Molte di quelle che lo sono, non sono buone per nulla. Non credere che qualcuno abbia pensato per te.
Ti abbraccio.